Si informano i clienti che Seprim ha attivato il servizio per la comunicazione rifiuti MUD 2023 riferito alla produzione dell’anno 2022. Ricordiamo che il termine della presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale MUD, di cui all’art. 6 della legge 25 gennaio 1994 n.70, è stato prorogato all’8 luglio.
Per aderire al servizio mandare un’email entro il 31/05/2023 a mimiola@seprim.it
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata valido per gli anni 2023 e 2024.
La misura pur facendo riferimento ai prodotti riciclati (che nel caso del packaging alimentare sappiamo essere pochi) valorizza in generale gli imballaggi sostenibili ed in particolare gli imballaggi compostabili.
La norma riconosce un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute e documentate, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, per l’acquisto di:
• Prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;
• Imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro.
Alla misura è stato destinato l’importo complessivo di 5 milioni di euro annui per gli anni 2024 e 2025.
E’ prevista per aprile l’emanazione di un decreto attuativo nel quale saranno definiti i requisiti tecnici e le certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi secondo la vigente normativa europea e nazionale e in coerenza con gli obiettivi di riciclaggio di materiali da imballaggio come da allegato E parte IV del d.lgs. n. 152 del 2006 nonché i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta.
La misura può costituire una interessante occasione sia per la vendita che per l’acquisto di imballaggi realizzati con materiale riciclato post consumo (sacchi per le spazzature, scatole di cartone, film per imballaggi, ecc.) o compostabili (sacchetti, vaschette, ecc.).
In data 10/03/2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 febbraio 2023 recante il nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) anno 2023 che dovrà essere utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2022.
Il termine per la presentazione del MUD è stato prorogato al 08 Luglio 2023.
Si precisa che i soggetti obbligati alla presentazione del MUD rimangono gli stessi degli anni precedenti.
Nel prossimo periodo Seprim provvederà a comunicare con apposita informativa l’attivazione del servizio per la presentazione del MUD 2023.
Webinar giovedì 23 febbraio ore 10
La legge 5 novembre 2021, n. 162 ha rafforzato le disposizioni in materia di parità di genere previste dal Codice delle Pari Opportunità introducendo un sistema premiale per le aziende che adottano un sistema di gestione per la parità di genere conforme alle linee guida UNI/PDR 125:2022.
La linea guida UNI/PDR 125:2022 prevede il recepimento dei principi di gender equality nonché la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare le carenze attualmente esistenti e generare un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.
Alle aziende che hanno ottenuto la certificazione di parità nel 2022 in base alla linea guida UNI/PDR 125:2022, è stato riconosciuto un incentivo sotto forma di esonero contributivo pari all’1% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Il contributo verrà confermato anche per l’anno 2023.
Anche regione Lombardia ha aperto un bando che prevede un contributo a fondo perduto per le piccole e medie imprese che garantisce per la copertura dell’80% dei costi relativi a consulenze e costo dell’ente di certificazione (fino a 7.000 euro per i costi di consulenza e fino a 9.000 per i costi di certificazione).
Condizioni vantaggiose sono riconosciute anche alle organizzazioni che partecipano alle gare pubbliche, alle quali viene riconosciuta una riduzione pari al 30% sulla garanzia fideiussoria.
Il rispetto dei requisiti delle linee guida favorisce inoltre la rendicontazione biennale sulla situazione di impiego maschile e femminile che dal 1° gennaio 2022 (Codice delle pari opportunità, D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, art. 46) è stata resa obbligatoria anche per le aziende con più di 50 dipendenti (in precedenza l’obbligo era limitato alle aziende con più di 100 dipendenti).
Seprim srl organizza un webinar gratuito con l’obiettivo di illustrare le tematiche della gender equality cosi come proposte dalle recenti normative ed illustrare le modalità con le quali è possibile applicare le linee guida UNI PdR 125 nella propria realtà aziendale. Saranno inoltre illustrate le modalità di accesso alle differenti agevolazioni.
Pierpaolo Freddi – Responsabile area sistemi di gestione Seprim Srl
Sofia Colombelli – Consulente ESG e sostenibilità Seprim Srl
Francesca Lui – Consulente ESG e Sistemi di gestione Seprim Srl
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In data 17.01.2023 l’ECHA (European Chemicals Agency) ha aggiunto n. 9 nuove sostanze alla Candidate List, che era rimasta invariata da giugno 2022.
Ai sensi del regolamento REACH, nel caso in cui un articolo commercializzato contenga una sostanza in Candidate List in una concentrazione superiore allo 0,1% p/p, i produttori e gli importatori di tali articoli devono notificarlo all’ECHA entro sei mesi dalla data in cui tale sostanza è stata inclusa, mentre i fornitori devono fornire sufficienti informazioni ai destinatari dell’articolo per consentirne l’uso sicuro. Si invitano le aziende a verificare che i propri articoli non contengano sostanze SVHC in quantità superiori ai limiti stabili dalla legge.
Scarica l’aggiornamento REACH gennaio 2023
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E’ stata pubblicata la nota esplicativa del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT n. 0040141 del 21.12.22) sui casi di non obbligatorietà della nomina del consulente ADR per il trasporto merci pericolose su strada, che chiarisce anche la posizione dello speditore.
Grazie a tale documento, infatti, lo speditore può beneficiare delle esenzioni alla nomina del consulente ADR, che erano già state previste per le altre figure soggette a tale normativa.
Pertanto la sezione 1.8.3.2 dell’ADR 2021, il cui testo è stato confermato nell’ADR 2023 che riporta i casi di esenzione all’obbligo di nomina del consulente ADR, è applicabile anche alla figura dello speditore.
ADR Esenzioni all’obbligo di nomina del consulente ADR applicabili allo speditore:
– Esenzione 1.8.3.2 a) per quantità limitate, per ogni unità di trasporto, non superiori ai limiti definiti nei punti 1.1.3.6 e 1.7.1.4 come pure ai capitoli 3.3, 3.4 e 3.5;
– Esenzione 1.8.3.2. b) per occasionalità: è applicabile per lo speditore l’esenzione prevista dal DM 04 Luglio 2000 per un numero limitato a 24 volte/anno, 3 volte/mese di quantitativi non superiori a 180 ton/anno.
Rimane inteso che per gli speditori che non riescano ad avvalersi delle esenzioni, sopra indicate, permane l’obbligo di nomina del consulente ADR.
Si ricorda che la sanzione amministrativa per la mancata nomina del Consulente ADR è compresa tra € 6.000 e € 36.000 per ogni anno di inadempimento accertato.
Referente Seprim: Gianluca Magnani | magnani@seprim.it
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Essere sostenibili è oggi divenuto un requisito essenziale per la sopravvivenza delle aziende, alle quali sempre più spesso viene chiesto di migliorare il proprio impegno a livello ambientale, sociale ed etico. Per tali ragioni, Seprim ha ideato uno strumento di valutazione delle prestazioni in ambito sostenibilità “Check ESG” che fornisce un’introduzione e un orientamento in questa materia.
La legge 5 novembre 2021, n. 162 ha rafforzato le disposizioni in materia di parità di genere contenute nel D.Lgs. n. 198/2006 (c.d. Codice delle Pari Opportunità) introducendo nuove regole per garantire la parità di genere e, nel contempo, un sistema premiale per le aziende virtuose che conseguono la certificazione della parità di genere secondo la norma UNI/PDR 125:2022.
A partire dal 1 gennaio 2022 anche le aziende con più di 50 dipendenti (prima erano 100) devono redigere ogni 2 anni (entro il 31 dicembre), un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile compilando un prospetto digitale messo a disposizione dal Ministero del Lavoro e destinato allo stesso Ministero, alle rappresentanze sindacali, all’ispettorato del lavoro ed ISTAT.
In caso di mancato adempimento sono previste verifiche ad opera dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e sanzioni.
Per le aziende che ottengono la certificazione di parità in base alla linea guida UNI/PDR 125:2022 è stato introdotto un sistema di primalità che prevede un incentivo sotto forma di esonero contributivo determinato nella misura massima dell’1% dei Contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche). Il contributo ha un limite massimo di 50.000 euro annui per azienda.
Inoltre, le aziende che conseguono la certificazione avranno diritto a punteggi premianti nelle valutazioni per l’ammissione ai contributi erogati da fondi europei, nazionali e regionali.
Il diritto alla fruizione dell’esonero è subordinato al possesso del DURC e all’assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro.
Per l’anno 2022, le domande volte al riconoscimento dell’agevolazione potranno essere presentate telematicamente sul sito dell’INPS dal 27 dicembre 2022 fino al 15 febbraio 2023. Resta fermo che, ai fini dell’ammissibilità all’esonero, i datori di lavoro dovranno essere in possesso della certificazione entro il 31 dicembre 2022.
In relazione al periodo di validità della certificazione, la richiesta di esonero dovrà contenere le seguenti informazioni:
Le modalità operative per l’ottenimento di tali esoneri sono specificate nella circolare INPS n.137 del 27.12.2022.
Con l’adozione di un sistema di gestione UNI/PDR 125:2022 le organizzazioni si impegnano a recepire i principi di gender equality, articolati sull’intero percorso professionale e fasi di vita delle lavoratrici, dal momento del recruiting fino al pensionamento, con l’obiettivo non solo di aumentare la presenza femminile all’interno del contesto lavorativo ma anche di garantire pari opportunità di carriera.
Viene a tal fine definito un sistema di indicatori (KPI) fondamentale per monitorare costantemente la condizione di rispetto dei requisiti sulla parità di genere ed intervenire a fronte di anomalie. Sono inoltre adottate procedure interne per la gestione di aspetti quali, l’assunzione, la carriera, l’assenza di discriminazioni, la genitorialità e la cura della famiglia, prevenzione di forme di abuso/molestia, ecc.). Lo standard prevede audit interni e riesami periodici e può essere sottoposto a verifica, per l’ottenimento della certificazione da un ente di terza parte accreditato.
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M. PAVANI – Segnalamento Ferroviario dal 1997 progetta e realizza impianti di segnalamento ferroviario. Nel corso degli anni l’azienda ha sostenuto diversi investimenti per rispondere alle esigenze di mercato, in particolare quelle del principale cliente, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), specializzandosi anche nell’utilizzo di attrezzature per la progettazione e la realizzazione di impianti di riscaldamento per lo snevamento degli impianti di telecomunicazione. Nel 2021 l’azienda ha deciso di espandere il proprio business acquisendo il marchio dell’azienda di illuminazione Martini ed il relativo know-how per la produzione di corpi illuminanti.
L’azienda da sempre riconosce ai valori etici di rispetto dei diritti dell’uomo un ruolo centrale nella strategia d’azienda, per due ragioni. Da una parte, le parti interessate sono sempre più consapevoli della necessità di rispettare i valori umani e perciò vogliono conoscere, non solamente il livello di qualità del servizio, ma anche le modalità con cui viene erogato ed il relativo costo sociale in termini di fattori etici. Dall’altra parte, l’organizzazione si trova ad affrontare una serie di nuove sfide legate ad una popolazione sempre più anziana, tassi da natalità a picco, divari retributivi tra uomini e donne. Per tali ragioni, la direzione si è impegnata, e tuttora lo fa, ad assumere comportamenti “socialmente responsabili”.
L’azienda che già era disponeva di un sistema di gestione aziendale integrato qualità, ambiente, sicurezza, anticorruzione etica (ai sensi dello standard sociale SA8000, che definisce i requisiti che i datori di lavoro decidono di rispettare su, base volontaria, per tutelare i propri lavoratori e garantire condizioni lavorative eque) ha implementato le linee guida per la gestione della Diversità ed Inclusione (D&I) delle risorse umane, definite dalla norma UNI ISO 30415:2021, incorporando i valori della diversità e dell’inclusione nella propria politica aziendale.
Le linee guida UNI ISO 30415:2021 per la “Gestione delle risorse umane – Diversità e Inclusione”, pubblicate a maggio 2021, costituiscono una guida adottabile da tutte le organizzazioni, indipendentemente dalle dimensioni, attività, o settore di appartenenza, che forniscono suggerimenti e azioni da intraprendere per poter per sviluppare una cultura d’impresa fondata sul rispetto e valorizzazione della diversità.
L’azienda, con Elisa Pavani, si è impegnata per dare concretezza al principio di base della D&I, ossia quello di rifiutare qualsiasi forma di discriminazione diretta o indiretta, relativa al genere, orientamento sessuale, disabilità, nazionalità, credo religioso e qualsiasi altra possibile forma discriminante, all’interno della propria realtà lavorativa.
L’organizzazione, dopo aver stabilito degli obiettivi finalizzati a migliorare la propria capacità di essere inclusiva, ha predisposto un piano di supporto per realizzarli, definendo procedure ed esempi di buone pratiche.
Tra le attività di particolare impatto, il cambiamento della comunicazione sul sito internet aziendale, la realizzazione di un video di senilizzazione agli operatori aziendali, un’analisi del clima aziendale mediante la somministrazione di questionari ed il coinvolgimento dell’intera catena di fornitura.
Operativamente, l’azienda ha adeguato il proprio sistema di gestione per:
• Garantire un accesso equo a lavoratori, carriere, formazione, promuovendo al contempo un senso di connessione e rispetto reciproco;
• Garantire una corretta gestione del ciclo di vita del personale, dall’assunzione dei dipendenti fino al termine del rapporto lavorativo;
• Progettare, sviluppare e fornire prodotti e servizi più inclusivi e innovativi per soddisfare le esigenze di una base più ampia di utenti;
• Rafforzare i rapporti con la catena di approvvigionamento e di fornitura, migliorandone la resilienza organizzativa;
• Relazionarsi con gli stakeholder esterni per recepirne le aspettative ed interessi e di soddisfarli.
A seguito dell’audit da parte dell’ente certificatore, Pavani ha ottenuto l’attestazione che testimonia l’effettiva rispondenza del sistema dell’impresa ai requisiti previsti dagli standard di riferimento, che, oltre a testimoniare l’effettivo impegno dell’organizzazione, costituirà un surplus rispetto alla concorrenza sul mercato, anche con riferimento alle gare di appalto.
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Al 31.12.22 scade il termine transitorio previsto dal Reg. 2020/878 per l’aggiornamento delle Schede di Sicurezza. A far data dal 1° gennaio 2023, infatti, le SDS dovranno essere redatte in conformità alle novità introdotte dalla Regolamentazione Europea:
• Se la miscela/sostanza contiene componenti sotto forma di nanoforme (introdotte dal Regolamento UE 2018/1881), la SDS deve indicarne le caratteristiche e, se registrate in quanto pericolose, le prescrizioni per la manipolazione.
• in funzione delle prescrizioni dell’Allegato VIII del CLP sui centri antiveleni, nel caso di miscele pericolose fornite per uso industriale, occorrerà indicare l’UFI (l’identificatore unico di formula) soltanto nella SDS;
• si impone per determinate miscele non imballate che l’UFI sia riportato nella SDS;
• se disponibili, i limiti di concentrazione specifici per ciascun ingrediente, i fattori di moltiplicazione e le stime della tossicità acuta, stabiliti conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP), vanno indicati nelle SDS in quanto sono informazioni pertinenti per l’uso sicuro di sostanze e miscele;
• Si introducono nella SDS prescrizioni specifiche per le sostanze e le miscele con proprietà di interferenza con il sistema endocrino (interferenti endocrini);
• Vengono integrate nella SDS (sez. 9 e 14) le disposizioni specifiche relative alle SDS stabilite nella sesta e settima revisione del Sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche (GHS).
Chiunque utilizza sostanze chimiche o miscele nei propri cicli produttivi dovrà possedere le schede di sicurezza aggiornate al Reg. UE 2020/878. Le aziende che impiegano chemicals devono provvedere a:
• Verificare se le SDS sono già aggiornate al Reg. UE 2020/878, c’è stato un tempo transitorio di 2 anni per conformarsi al regolamento pertanto SDS revisionate nel corso del 2021-2022 potrebbero essere valide;
• Richiedere ai produttori/fornitori di chemicals le SDS aggiornate al Reg. UE 2020/878;
• Nel caso in cui i produttori/fornitori di chemicals non forniscano le SDS aggiornate al Reg. UE 2020/878 richiedere una dichiarazione in cui specifichino che tutte le modifiche introdotte dal nuovo regolamento non sono applicabili. Le dichiarazioni, infatti, che indichino l’esclusione di un solo obbligo (es. UFI) o solo di alcuni non sono accettabili, in quanto incomplete.
Referente Seprim: Luca Piscitello | piscitello@seprim.it
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