Fino al 29 febbraio è possibile presentare online il modulo OT23 per la riduzione del tasso di tariffa INAIL, in riferimento all’anno 2023.

La riduzione può essere richiesta dalle aziende che hanno effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa obbligatoria, o che hanno adottato sistemi di gestione per la sicurezza (ISO 45001).

 

Per saperne di più scarica la circolare.

Per ulteriori informazioni contatta i seguenti indirizzi email del nostro Ufficio Ambiente e Sicurezza: sfiller@seprim.it – abdalla@seprim.it

 

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A causa di problemi che hanno portato alcune imprese a non essere in grado di presentare dati e relazioni relativi al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE (CBAM) la Commissione Europea ha prorogato di 30 giorni il termine per l’invio della prima dichiarazione trimestrale, inizialmente previsto per il 31 gennaio 2024.

Inoltre, dal 1° febbraio sarà resa disponibile una nuova funzionalità sul registro CBAM che consentirà di “richiedere la presentazione ritardata” per coloro che hanno avuto difficoltà nel segnalare i problemi tecnici.

I dichiaranti che non riscontrano problemi tecnici di rilievo sono comunque incoraggiati a presentare la relazione CBAM entro la fine del periodo di riferimento.

Non verranno imposte sanzioni ai dichiaranti che hanno riscontrato difficoltà nel presentare la prima relazione CBAM.

 

Per maggiori informazioni contatta i seguenti indirizzi email del nostro Ufficio Ambiente e Sicurezza: parma@seprim.it, magnani@seprim.it

 

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Il 31 gennaio 2024 scade il termine di presentazione della prima relazione trimestrale CBAM attraverso il portale “CBAM registry”.

Le aziende tenute ad iscriversi al “CBAM registry” sono quelle che importano extra UE alcune tipologie di prodotti (cemento, prodotti siderurgici, fertilizzanti, energia elettrica, alluminio e idrogeno).

Agli importatori è richiesto di raccogliere i dati dei prodotti importati extra UE (quantità dei prodotti e ton di CO2 associate) di ogni trimestre (il primo dei quali è quello iniziato il 1° ottobre 2023).

 

Per saperne di più scarica la circolare.

Per maggiori informazioni contatta i seguenti indirizzi email del nostro Ufficio Ambiente e Sicurezza: parma@seprim.it, magnani@seprim.it

 

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Si informano i clienti che Seprim ha attivato il servizio per la comunicazione rifiuti MUD 2023 riferito alla produzione dell’anno 2022. Ricordiamo che il termine della presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale MUD, di cui all’art. 6 della legge 25 gennaio 1994 n.70, è stato prorogato all’8 luglio.

Per aderire al servizio mandare un’email entro il 31/05/2023 a mimiola@seprim.it

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata valido per gli anni 2023 e 2024.

La misura pur facendo riferimento ai prodotti riciclati (che nel caso del packaging alimentare sappiamo essere pochi) valorizza in generale gli imballaggi sostenibili ed in particolare gli imballaggi compostabili.

La norma riconosce un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute e documentate, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, per l’acquisto di:

• Prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;
• Imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro.

 

Alla misura è stato destinato l’importo complessivo di 5 milioni di euro annui per gli anni 2024 e 2025.
E’ prevista per aprile l’emanazione di un decreto attuativo nel quale saranno definiti i requisiti tecnici e le certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi secondo la vigente normativa europea e nazionale e in coerenza con gli obiettivi di riciclaggio di materiali da imballaggio come da allegato E parte IV del d.lgs. n. 152 del 2006 nonché i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta.

La misura può costituire una interessante occasione sia per la vendita che per l’acquisto di imballaggi realizzati con materiale riciclato post consumo (sacchi per le spazzature, scatole di cartone, film per imballaggi, ecc.) o compostabili (sacchetti, vaschette, ecc.).

In data 10/03/2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 febbraio 2023 recante il nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) anno 2023 che dovrà essere utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2022.

Il termine per la presentazione del MUD è stato prorogato al 08 Luglio 2023.

Si precisa che i soggetti obbligati alla presentazione del MUD rimangono gli stessi degli anni precedenti.

Nel prossimo periodo Seprim provvederà a comunicare con apposita informativa l’attivazione del servizio per la presentazione del MUD 2023.

Webinar giovedì 23 febbraio ore 10

 

La legge 5 novembre 2021, n. 162 ha rafforzato le disposizioni in materia di parità di genere previste dal Codice delle Pari Opportunità introducendo un sistema premiale per le aziende che adottano un sistema di gestione per la parità di genere conforme alle linee guida UNI/PDR 125:2022.

La linea guida UNI/PDR 125:2022 prevede il recepimento dei principi di gender equality nonché la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare le carenze attualmente esistenti e generare un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.

 

Sgravi contributivi, finanziamenti regionali e non solo

Alle aziende che hanno ottenuto la certificazione di parità nel 2022 in base alla linea guida UNI/PDR 125:2022, è stato riconosciuto un incentivo sotto forma di esonero contributivo pari all’1% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Il contributo verrà confermato anche per l’anno 2023.

Anche regione Lombardia ha aperto un bando che prevede un contributo a fondo perduto per le piccole e medie imprese che garantisce per la copertura dell’80% dei costi relativi a consulenze e costo dell’ente di certificazione (fino a 7.000 euro per i costi di consulenza e fino a 9.000 per i costi di certificazione).

Condizioni vantaggiose sono riconosciute anche alle organizzazioni che partecipano alle gare pubbliche, alle quali viene riconosciuta una riduzione pari al 30% sulla garanzia fideiussoria.

Il rispetto dei requisiti delle linee guida favorisce inoltre la rendicontazione biennale sulla situazione di impiego maschile e femminile che dal 1° gennaio 2022 (Codice delle pari opportunità, D.lgs 11 aprile 2006, n. 198, art. 46) è stata resa obbligatoria anche per le aziende con più di 50 dipendenti (in precedenza l’obbligo era limitato alle aziende con più di 100 dipendenti).

 

Webinar

Seprim srl organizza un webinar gratuito con l’obiettivo di illustrare le tematiche della gender equality cosi come proposte dalle recenti normative ed illustrare le modalità con le quali è possibile applicare le linee guida UNI PdR 125 nella propria realtà aziendale. Saranno inoltre illustrate le modalità di accesso alle differenti agevolazioni.

 

Interverranno

Pierpaolo Freddi – Responsabile area sistemi di gestione Seprim Srl

Sofia Colombelli – Consulente ESG e sostenibilità Seprim Srl

Francesca Lui – Consulente ESG e Sistemi di gestione Seprim Srl

Per iscriverti all’evento, clicca qui.

 

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In data 17.01.2023 l’ECHA (European Chemicals Agency) ha aggiunto n. 9 nuove sostanze alla Candidate List, che era rimasta invariata da giugno 2022.

Ai sensi del regolamento REACH, nel caso in cui un articolo commercializzato contenga una sostanza in Candidate List in una concentrazione superiore allo 0,1% p/p, i produttori e gli importatori di tali articoli devono notificarlo all’ECHA entro sei mesi dalla data in cui tale sostanza è stata inclusa, mentre i fornitori devono fornire sufficienti informazioni ai destinatari dell’articolo per consentirne l’uso sicuro. Si invitano le aziende a verificare che i propri articoli non contengano sostanze SVHC in quantità superiori ai limiti stabili dalla legge.

Scarica l’aggiornamento REACH gennaio 2023

 

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E’ stata pubblicata la nota esplicativa del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT n. 0040141 del 21.12.22) sui casi di non obbligatorietà della nomina del consulente ADR per il trasporto merci pericolose su strada, che chiarisce anche la posizione dello speditore.

Grazie a tale documento, infatti, lo speditore può beneficiare delle esenzioni alla nomina del consulente ADR, che erano già state previste per le altre figure soggette a tale normativa.

Pertanto la sezione 1.8.3.2 dell’ADR 2021, il cui testo è stato confermato nell’ADR 2023 che riporta i casi di esenzione all’obbligo di nomina del consulente ADR, è applicabile anche alla figura dello speditore.

 

ADR Esenzioni all’obbligo di nomina del consulente ADR applicabili allo speditore:
– Esenzione 1.8.3.2 a) per quantità limitate, per ogni unità di trasporto, non superiori ai limiti definiti nei punti 1.1.3.6 e 1.7.1.4 come pure ai capitoli 3.3, 3.4 e 3.5;
– Esenzione 1.8.3.2. b) per occasionalità: è applicabile per lo speditore l’esenzione prevista dal DM 04 Luglio 2000 per un numero limitato a 24 volte/anno, 3 volte/mese di quantitativi non superiori a 180 ton/anno.

 

Rimane inteso che per gli speditori che non riescano ad avvalersi delle esenzioni, sopra indicate, permane l’obbligo di nomina del consulente ADR.

Si ricorda che la sanzione amministrativa per la mancata nomina del Consulente ADR è compresa tra € 6.000 e € 36.000 per ogni anno di inadempimento accertato.

Referente Seprim: Gianluca Magnani | magnani@seprim.it

 

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Essere sostenibili è oggi divenuto un requisito essenziale per la sopravvivenza delle aziende, alle quali sempre più spesso viene chiesto di migliorare il proprio impegno a livello ambientale, sociale ed etico. Per tali ragioni, Seprim ha ideato uno strumento di valutazione delle prestazioni in ambito sostenibilità “Check ESG” che fornisce un’introduzione e un orientamento in questa materia.

 

Check ESG – Quanto sei sostenibile?

 

Il Check ESG consiste in una valutazione basata sugli standard GRI, le convenzioni dell’ILO, e  norme ISO e UNI, che ha lo scopo di mostrare a che punto si trova l’azienda nella gestione degli aspetti etici. In particolare, la valutazione riguarda la gestione dei fattori:

 

Al termine del sopralluogo l’azienda riceverà una relazione di quanto emerso per definire un percorso di miglioramento da realizzarsi in un futuro prossimo.
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